tag:blogger.com,1999:blog-958378254595551562.post2989971920259575684..comments2023-03-26T08:27:51.487-07:00Comments on MARCOLINO PANE E VINO: IL FIGLIO RITROVATOMarcolinohttp://www.blogger.com/profile/07374526784795982827noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-958378254595551562.post-10458118987883248792011-09-19T07:19:47.995-07:002011-09-19T07:19:47.995-07:00"Diventare egoisti non è una colpa, è soltant..."Diventare egoisti non è una colpa, è soltanto un grande debito da restituire."<br /><br />Com'è vero.Mr. Tambourinehttp://www.ciclofrenia.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-958378254595551562.post-62045167053683975742011-09-11T00:41:03.490-07:002011-09-11T00:41:03.490-07:00Chissà perchè di questa parabola ho sentito parlar...Chissà perchè di questa parabola ho sentito parlare quasi sempre del figlio minore, pochissimo del figlio maggiore.<br /><br />Il problema di fondo di questa parabola è il perdono che spesso è associato alla paura di perdere qualcosa di sè (diritti e immagine di forza). Di più, questa parabola associata ai Vangeli di ieri ed oggi alla luce dell' 11 settembre porta a pensare che il perdono ha a che fare con la paura (certamente), ma anche con la pigrizia di continuare, di rilanciare, di sperare.<br />La mancanza di perdono uccide la speranza e soprattutto blocca nella rabbia.<br />A questo proposito ho trovato delle frasi di Martin Luther King che ben indicano la strada da prendere ... ed è un uomo come noi che tanto ha sofferto, ma è sempre stato fedele a ciò che pensava e diceva:<br /><br /> “Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.“<br /><br /> “La paura bussò alla porta. La fede andò ad aprire. Non trovò nessuno.”<br /><br /> “Abbiamo imparato a nuotare come pesci, a volare come uccelli; ma non abbiamo imparato a vivere come fratelli.”<br /><br /> “Se non puoi essere un pino sul monte, sii una saggina nella valle, ma sii la migliore, piccola saggina sulla sponda del ruscello. Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio. Se non puoi essere un’autostrada, sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei. Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere; poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita.“Anna (da Nicodemo)http://nicodemodinotte.wordpress.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-958378254595551562.post-67780574465786324772011-09-09T04:46:44.401-07:002011-09-09T04:46:44.401-07:00Cara Vera,
grazie per il tuo commento lungo ed ar...Cara Vera,<br /><br />grazie per il tuo commento lungo ed articolato.<br /><br />Sicuramente nella parabola ci sono anche le figure importanti del padre misericordioso e del fratello maggiore. Io proverei a farle rientrare anche nel tipo di angolatura da me offerto sotto le seguenti vesti:<br /><br />il fratello maggiore può a pieno titolo rientrare in quel finale che anche tu hai apprezzato, quello dell'ama il tuo prossimo come te stesso che poi potrebbe divenire "come fossi tu". Fratello maggiore ama il tuo fratello minore come se lui fosse proprio te;<br /><br />il padre misericordioso può rivestire anche lui la figura della conferma della giustezza del percorso del figlio: malgrado la prima parte evolutiva avesse voluto portarlo lontano ed a fare esperienze anche di ostacolo ecco che il pensiero finale del figlio riesce a reintegrare tutto in un cammino evolutivo positivo. <br /><br />Tutto ciò mi ricorda da vicino la storia della pecorella smarrita (sempre al capitolo 15 di Luca): per lei il pastore gioisce e si rallegra, invitando anche tutto il cospetto degli amici ed il cielo in allegria per la strada compiuta dalla pecorella ritrovata.<br /><br />Buona fine settimana.<br /><br />MarcolinoMarcolinohttps://www.blogger.com/profile/07374526784795982827noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-958378254595551562.post-37609432685755503862011-09-08T11:44:52.475-07:002011-09-08T11:44:52.475-07:00Grazie Marcolino, molti spunti interessanti nella ...Grazie Marcolino, molti spunti interessanti nella lettura di questo brano del Vangelo che tu proponi. Cio’ che mi piace di piu’ e che trovo piu’ vicino a me e' la tua conclusione: “La frase “Ama il prossimo tuo come te stesso” potrà divenire, in futuro, quel “Ama il prossimo tuo in quanto tu”, frase rivelatrice del fatto che lui (l’altro) sei tu, siamo un essere solo.”<br />E son gia’ contenta di questo.<br /><br />Riflettendo poi su quanto scrivi mi sono interrogata molto anche sul resto: per rispondermi infine che probabilmente partiamo da presupposti diversi!, io ad esempio non credo di poter condividere l’assunto secondo cui: <br />L’ “Evoluzione umana che si compone di due parti, di due momenti, uno precedente all’altro, come un viaggio di andata senza il quale il viaggio di ritorno non sarebbe possibile.”<br /><br />O la domanda: <br />“Qual’è il debito nei confronti dell’evoluzione?”<br /><br />Tutto molto suggestivo ripeto, eppure, trattandosi di vangelo io preferisco ricondurlo ad una visione piu’ semplice, io, partendo da una visione cristiana piu’ semplice, acccessibile a tutti, preferisco ripensare alla lettura che di questa parabola ci puo’ venire da una interpretazione piu ortodossa!<br /><br />Un padre, due figli, tu parli solo del piu’ giovane, e sappiamo cosa ha mosso le sue azioni.. e l’altro figlio? E il padre?, il grande protagonista della storia!<br /><br />Il Padre riammette a se’ un figlio che lo avrebbe voluto uccidere anzitempo per avere la sua parte di eredita’ (non spetta forse alla morte del padre l’eredita’ ai figli?) e il padre va fuori, non aspetta chiuso, fermo in casa, ordina festa ai servitori!, si commuove, bacia, abbraccia!, e probabilmente deve accogliere (con suppliche!) anche l’altro figlio, quello che si era allontanato con la sua anima, pur non essendo mai andato via di casa... e che sperperava l’amore nel suo cuore freddo e arido e calcolatore...<br />E, si spera, crescono entrambi i figli... dopo aver scoperto la loro verita’... all’ombra grande ferma e sicura di questo grande padre amorevole.<br />Bisogna partire o fare in qualche modo esperienza di mancanza per apprezzare la pienezza, di peccato per scoprire il perdono...<br /><br />Insomma come spiegare altrimenti tutto questo!?<br />Questa ricchezza del Padre immagine di Dio che ci ama gratuitamente sempre per primo e rende noi stessi capaci di amare noi stessi e poi gli altri per diventare tutti una cosa sola nel suo amore? <br /><br />______________<br />Su questo che dici sono d’accordo, in quanto responsabilita’ personale che ognuno di noi ha delle proprie azioni:<br />“...ognuno di noi può essere artefice soltanto del proprio essere. La responsabilità è nei confronti del proprio essere. L’amore è necessario per la mia crescita, io sono responsabile per il divenire del mio essere.”<br /><br />Voglio aggiungere poi che io sono responsabile per me, certo, eppure qualche volta sono chiamata a prendermi delle responsabilita’ anche per i fratelli, quando parliamo di correzione fraterna o quando con cio’ che faccio rischio di dare scandalo o fuorviare qualcuno, quando prego per i fratelli e quando partecipo della comunione dei santi nella Chiesa.<br />cari saluti!Verahttp://www.paolocurtaz.itnoreply@blogger.com